fbpx

Parco del Venda: L’arte del Vino

Circa 50 ettari di vigneti nella zona Doc del Parco Regionale dei Colli Euganei e una continua ricerca sia a livello tecnologico che produttivo per proporre un prodotto finale sempre migliore.

L’Azienda Vitivinicola Parco del Venda nasce nel 1972 a Vò in provincia di Padova, all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei. L’azienda lavora una superficie totale di 90 ettari, suddivisi in 50 di terreni di proprietà e 40 di uva conferita da fornitori locali.

“Produciamo in complessivo 350.000 bottiglie l’anno, suddivise in 18 etichette” ci racconta Michael Toniolo, titolare dell’Azienda Parco del Venda. “Tra i nostri prodotti di punta troviamo il Boccon Riserva, un Cabernet che sosta 2 anni in barrique, il Pinello, un vino bianco autoctono lavorato in riduzione e come novità aziendale un vino rosso ottenuto da varietà resistenti.

Circa l’80% della produzione è destinata al mercato italiano, mentre il restante 20% si concentra principalmente in Svizzera, Austria, Germania e Balcani. Vietnam e Stati Uniti sono le nuove scommesse per quanto riguarda l’export. L’azienda da tre anni ha bandito il rame nei trattamenti e continua ad investire in ricerca e qualità, sia nel vigneto che in cantina. Questo ha permesso di raggiungere ottimi risultati per quanto riguarda la qualità del prodotto finale.

La scelta della pressatura ad azoto

Proprio nell’ottica di un miglioramento continuo, Parco del Venda ha scelto Enoveneta come partner tecnologico per quanto riguarda la fase di vinificazione. “Abbiamo fornito diverse tecnologie a Parco del Venda”, ci dice l’Enol. Filippo Lenardon, Area Manager di Enoveneta, “le più importanti sono: la diraspatrice da 400 qli/h modello TOP-40 con elettrolucidatura di albero battitore e cilindro, due presse pneumatiche da 70 ettolitri modello PPC-70-PLUS entrambe con lavaggio automatico”.

Per la fase di pressatura è stata scelta sia una pressa pneumatica a membrana laterale con cilindro chiuso standard, che una gemella ma con sistema di iniezione ad azoto che permette di lavorare in ambiente inerte. La pressatura in ambiente inerte permette di produrre dei mosti di qualità superiore, completamente protetti da ossidazioni enzimatiche in fase prefermentativa. Inoltre, permette un’estrazione ottimale dei composti organolettici attivi e degli antiossidanti localizzati nella buccia.

I vantaggi delle presse Enoveneta

“Abbiamo ottenuto diversi vantaggi con le presse di Enoveneta”, ci racconta Vincenzo Mutta, Responsabile della Produzione di Parco del Venda, “Prima di tutto la pulizia, quando arrivi al mattino sei sicuro di avere le presse igienizzate al 100%.

La pulizia delle macchine tra i vari cicli di pressatura è una fase molto importante per avere dei mosti di alta qualità. Per questo Enoveneta ha messo a punto un lavaggio automatico che utilizza solo acqua e aria ad alta pressione per pulire tutte le superfici a contatto con l’uva e il mosto, andando a rimuovere tutti i residui della lavorazione precedente e riducendo al minimo il rischio di contaminazione. “Il secondo vantaggio è la praticità nella gestione delle due presse, possono essere usate da qualsiasi persona” conclude Vincenzo Mutta.

Enoveneta perché…

“Abbiamo scelto Enoveneta per vari motivi”, ci dice Michael Toniolo, “per prima cosa perché è un’azienda rigorosamente italiana e perché nel corso degli anni ha soddisfatto appieno le nostre esigenze, sia a livello di qualità di attrezzature ma anche per la possibilità di personalizzare l’attrezzatura a piacimento dell’azienda”. Enoveneta si impegna quotidianamente per essere sempre all’avanguardia sotto il profilo tecnologico. Questo ci permette di assistere al meglio il cliente in qualunque progetto, proprio come Parco del Venda.